Preghiera di Natale
Buon Natale di chè ? Se 364 giorni all’ anno c’è invidia, pettegolezzo, Critica sferrata, giudizio arroganza, invadenza della privacy, presunzione,
Litigio continuo, 364 giorni di conflitti, di atteggiamenti velati e manifesti di rivalità, di dissensi, disappunti, di supremazie che ti fanno intendere che sei sbagliato e non vai mai bene su nulla,
per chi si erge a dominus, a Padre Eterno. Lui è l’ Unico davvero capace di comprensione, di compassione, di augurare il Natale.
l’ Unico degno, capace di rispetto, promotore della dignità e della promozione umana e della speranza che si può ancora cambiare, e che non è mai troppo tardi e che c’è sempre tempo per migliorare e che non sei sbagliato mai, e non sei un aborto, perché sei Sua creatura. Chi boccia non può fare alcun augurio. Abbiamo tanto da imparare da Dio,
non giudica, ama sempre, comunque tu sia, non si erge pur potendo, da Lui c’è molto da imparare, Lui, e chi come Lui, può dire dignitosamente Buon Natale. L’uomo, è buono perché è Suo, ma questi è spietato e SEVERO,
Per il suo libero arbitrio di ergersi sull’ Eterno. Si pone come un potente, nel suo essere finito, nella sua tracotanza di fragile. Evviva i poveri e chi si sente fragile, perché li c’è il vero UOMO,
la vera forza è in chi si riconosce debole e non si vergogna dei suoi limiti, dei suoi pensieri e delle sue emozioni
È Nel riconoscere la propria natura precaria che rende l’ uomo potente e e lo unifica agli altri e gli ricorda che siamo tutti simili, bisognosi di comprensione, di solidarietà di e di amore.
Il povero ci ricorda il vero Uomo, che non ha nulla, ma ha il massimo, se stesso e la sua umanità.
Il povero ci ricorda Dio, il povero è vicino a Dio, il povero è Dio, il povero è Uomo. Solo lui Può dire Buon Natale. Gli altri, dovrebbero tacerlo.
Dovrebbero operare una profonda analisi nel desiderare un cambiamento verso il loro vero uomo, sradicando dal volto le maschere che non sono.
Il povero ci ricorda l’ Uomo, la nostra sofferenza, ed è solo la sofferenza che ci rende uomini vicini. Dovremmo poter dire: Ma come ti permetti di dirmi
Buon Natale se non sei in grado di comprendermi e di condividere i miei dolori ? Solo chi soffre e condivide con me, può dirmelo.
Serve una piccola consapevolezza per cambiare l’ atteggiamento e il comportamento per riavvicinarci Per autorizzarci nel dire Buon Natale.
Può dirlo chi aiuta ed è presente col cuore ed è vicino a chi sta male.
Chi è in contatto ed è vicino alla sua anima, può essere vicino agli altri gioendo per la sua felicità.
Bisogna ricordarci chi siamo Spostare il baricentro dalle idiozie Delle belle palle colorate di una inconsistente onnipotenza, al
magma incandescente dei sotterranei della nostra anima, per augurare la rinascita di un buon Natale.
BUON NATALE
giorgio burdi
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