Settimanale Psicologo Roma : QUANTI CARATI SEI
Le gemme luccicanti del Tuo tempo
QUANTI CARATI SEI ?
Le Gemme luccicanti del Tuo Tempo
Alle volte si percepisce la netta sensazione di perdere la propria collocazione, il proprio tempo, per situazioni intricate o accanto a persone ‘proprietarie’ , si avverte una percezione di impoverimento delle proprie risorse , del proprio pensare e parlare, delle proprie passioni e competenze, si avverte uno svuotamento di se.
Quando dedichiamo del tempo a qualcuno, in quell’ stante stiamo impegnando e dedicando la nostra storia, lì, c’è il concentrato di noi, tutto il film della nostra vita, impegnano, con la nostra presenza, non solo un pezzo del tempo di noi, ma la pizza del nostro lungo metraggio.
Peró è consuetudine affidarci a volte a censori, a negoziatori delle nostre scelte, ad addetti, fonici, al doppiaggio e montaggio di noi, che tagliano, mescolano, imbrogliano o imbrattano i nostri fotogrammi di celluloide emotiva.
Il nostro film prende un’ altra regia, il nostro, diventa il loro copione, la nostra scenografia, il loro habitat, un trapianto incompatibile di neuroni con i nostri flussi neuro biologici.
Affidiamo il nostro copione, da farci scrivere dentro, correggere in rosso con i loro errori, con commenti e scarabocchi isterici.
È una lotta per la libertà, riappropriarsi della propria trama. La qualità della vita e delle relazioni umane, ha senso solo nell ottica del rispetto e recupero delle rispettive trame e regie. Ognuno di noi ha il diritto inalienabile di direzione della sua regia, sulla scia del proprio flusso di tempo.
Per diversi la regia, è la regia sugli altri, espletando una posizione di spettatore burattinaio, sembra che tale ruolo si fondi sulla massima soddisfazione di interferire con la vita altrui, quasi a testimonianza del fatto che la propria, sarebbe priva di senso.
In assenza di questo ruolo manipolativo, sarebbero perduti. L’ altrui film, ha la firma e i loro titoli di coda, una vera e propria appropriazione indebita del copyright esistenziale.
Questo accade per propria responsabilità. Perché, piacciamo, senza piacerci, ci scelgono per le preziosità e la luminosità che non ci riconosciamo, amiamo, senza amarci, ci trovano, perché ci sentiamo perduti, siamo belle presenze ma ci sentiamo assenti. Avremmo bisogno di delucidarci, di lustrarci, di partire da se.
Gli altri non dovrebbero dare un senso alla nostra vita, ma noi a noi stessi, sempre e comunque.
Perdiamo la nostra lucentezza, perché ci mettiamo in ombra, viviamo all’ombra di qualcuno per metterlo in luce.
Quanti carati vali, e quanto può valere di più se non colui che valuta un valore ?
Per poter apprezzare le gemme del nostro tempo, bisognerebbe esserel’ orefice di se stesso e circondarsi di altrettanti orefici, più che di Arsenio Lupen.
Quale occasione migliore ci sarebbe difronte a chi disprezza, di cogliere in una tale occasione, una naturale selezione. In ogni nostro istante c’ è la sintesi di tutto il nostro film, impariamo a vedere alla nostra vita come ad un lungo collier di gemme luccicanti di tempo da tutelare e custodire gelosamente.
Se parliamo di Persone, non esistono semplici o persone complesse, profonde o superficiali, sane o in prede a malattie, ma, per quanto brutte o belle possano essere, incontriamo opere d’arti, per romantiche o drammatiche che siano, sono tutte candidabili all’ oscar. E se qualcuno beve alla nostra fonte dal collo della bottiglia, beve anche dal suo fondo.
Viaggiamo in continue sale cinematografiche, passiamo quotidianamente in rassegna in pluri multisale, la nostra vita è un continuo voyage da un Netflix, ed un Amazon prime, ogni volta che incrociamo una vita, incrociamo lo scorrere di una pellicola, guardiamo ed entriamo in un film, la nostra esistenza è un passaggio contiguo tra veloci fotogrammi intersecabili di storie umane.
Nel bene e nel male, relazioni umane avvengono attraverso scambi ed intrecci di fotogrammi che si intersecano, si confondono e dilatano in nuovi copioni e sceneggiature, con estremo scempio o maestria.
La confusione di fotogrammi intersecati ed incastrati, genera attaccamento e dipendenza, bisogno di ordine. Ogni dipendenza termina, sul recupero dei propri fotogrammi mescolati all’ altro.
Un dipendente è un mescolato ai problemi altrui, si rende assistente del suo cambiamento, presente, passato e futuro, è un accartocciato ai suoi fotogrammi, confuso nel film dell’altro, cooregista di un fallimento a quattro mani, pasticcione di un montaggio senza testa e né coda, cerca il proprio bandolo nell’altro.
Chi vive per altri, muore per se, chi è apparentemente altruista, gestisce. L’amore per se, per la lucentezza dei propri carati, diviene vero amore altrui.
giorgio burdi
ContinuaSettimanale Psicologo Roma : IL QUI ED ORA
Abbracciare il presente, per vivere Bene
QUI ED ORA
Abbracciare il presente, per vivere Bene.
Facciamo in modo di realizzare e di lasciare traccia e memoria del presente, sempre, non c’è nient’altro di così gestibile, modificabile, determinante e reale come il nostro presente.
Il passato è già determinato, immodificabile, subìto, determinante il presente prossimo. Un qui ed ora vissuto da presenti, determina un pensiero sereno sul passato. Il qui ed ora è l’ antidoto al rancore, al chi me lo ha fatto fare, al perché l’ho detto o perché non l’ho fatto. Allora eravamo assenti, o il nostro numero due predominante. Un qui ed ora non vissuto, determina pentimento, rimorso o nostalgia.
Tutto ciò che non è presente, è solo pensiero, interpretazione, proiezione, rimuginazione, ricordo, irrealtà, iperspazio, fade, fotografia fugace, tutto ciò che è andato, fumè.
Un istante prima che diviene già ricordo, a volte viviamo per archiviare non per vivere, facciamo molte più fotografie più di quanto vivere ed assaporare la diretta, viviamo in differita, sempre tutto dopo anche quando il dopo è adesso, viviamo spesso nella scia di un qualcosa che sta sfumando ma che è ancora presente, quasi per volerlo già dimenticare ed archiviarlo nel ricordo.
Se è stato denso quell’ intenso presente, lascia traccia solo se si è immersi nel suo senso.Abbiamo una speranza per stare bene, vivere con maggior consapevolezza il presente, perché tutto verrà allocato nel passato. Ma un buon ricordo necessita che ci sia l’obbligo di vivere uno straordinario ordinario ed eccellente presente.
Una rincorsa materialistica, per l’accumulo futuro, fa godere il presente ? il potere di adesso consiste nel fermarsi, fermarsi,f e r m a r s i per far caso e godere delle emozioni presenti, di una amicizia, degli affetti, che hanno il valore inestimabile perché non si possono comprare da nessuna parte, hanno lo stesso valore del nostro tempo, che non lo puoi acquistare da nessuna parte dell’universo .
Gli altri che incontriamo in ogni istante sono il presente, perché gli altri ci riportano alla realtà, per contro, esistono i pensieri, ovvero, i nostri ricordi, essi rappresentano la negazione di noi alla vita e la negazione degli altri.
Ció che ora abbiamo, è il senso di tutto, è l’ indispensabile, l’ unica cosa più importante ed assoluta, perché è tangibile , materia e anima stanno insieme, viverlo con densità ed intensità di forma lascia la traccia e la mappa dei piacere dei ricordi gradevoli.
Tutto diventa inesorabilmente passato, è rapido il passaggio, il tempo scorre rapidamente dal presente al passato come se spalassimo neve, abbiamo una sensazione di nevosi ed irrequietezza frenetica, ma ciò accade, solo perché il tempo lo contiamo, abbiamo una nevrosi del tempo che passa, ma in realtà esiste una sola dimensione e non c’è ne sono altre, non ci sono compromessi , è la sola entità tridimensionale, quella del qui ed ora, e non ce ne sono altre.
Siamo proiettati continuamente a fare click, foto per ripercorrere la mania del ricordo, più di quanto siamo immersi nel presente, perché in quel presente il più delle volte non ci siamo. Abbiamo bisogno di incantarci di più su di una foto, che sulla diretta emozione dell’ evento, tanto da dirci a volte, ma io c’ ero ? e dove ero ? ero a fotografare, raccoglievo ricordi senza ricordare se c’ero.
Questo è un meccanismo tale da formare personalità rmuginative, che sviluppano sensazioni di derealizzazione e paranoidee.
Le personalità a basso contenuto di nevrosi, sono quelle che interagiscono con la diretta, quelle ad alto rischio di nevrosi, interagiscono prevalentemente col passato e col futuro.
Vincolati al passato, realizziamo la palestra dei ricordi, la palestra dei doveri e dei rancori, sviluppiamo la competenza alla chiusura, all’ isolamento, perché il presente non si interferisca con chi si isola. Abbiamo la tendenza a fare questo, per via degli allenamenti continui in questa palestra .
Per questo amiamo la solitudine, riaggpmitolati nei vissuti, frenati nelle catene neuronali, in spazi inter sinaptici dove si è bloccata e scatenata la biologia del dolore o del piacere.
Vivere il passato è gettare nel cesso la propria vita.
Abbracciare il presente, per vivere Bene.
giorgio burdi
ContinuaUno psicoterapeuta in sala giochi
Articolo sul bi-mensile Gioco News (Luglio-Agosto 2016) (altro…)
ContinuaSettimanale Psicologo Roma : LA CONSULENZA PER LE PATOLOGIE PSICOLOGICHE
Avvocato Pepe e l’ esercizio abusivo della professione di psicologo
LA CONSULENZA PER LE PATOLOGIE PSICOLOGICHE È RISERVATA AI PROFESSIONISTI ABILITATI: ALTRIMENTI SI INCORRE NEL REATO DI ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE
La Cassazione, con una recente sentenza , affronta il tema delicato dell’esercizio abusivo della professione nell’ambito delle patologie di natura psicologica.
Secondo la Corte infatti anche una semplice consulenza deve essere fatta soltanto da uno psicologo iscritto all’albo.
L’utilizzo di altre definizioni, simili a quelle di psicologo, non solo non ha valore legale bensì fa scattare il reato di esercizio abusivo della professione.
Nel caso in esame della Corte, il soggetto era stato condannato perché si era qualificato con la definizione di “psicosomatista di impresa” sul proprio sito internet.
Tutte le patologie di natura psicologica sono riservate agli psicologi in quanto sono molto rigidi i paletti posti dalla legge relativa all’esercizio della professione: è sempre necessario essere laureati e specializzati in psicoterapia nonché regolarmente iscritti al relativo albo.
Quindi la Cassazione ha confermato la condanna, per il reato di cui all’art. 348 cod. pen., per aver esercitato abusivamente una professione intimamente connessa con quella di psicologo, nonostante la ricorrente abbia sostenuto di aver esercitato, l’esercizio della distinta attività di counseling psicologico, sottratta all’inquadramento in un Ordine.
STUDIO LEGALE
Avv. Giuseppe PEPE
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tel.: 080.5045514 – 080.5045518
Cell.: 347.9317032
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ContinuaIl sesso? Uno straordinario farmaco naturale
Articolo sul mensile Vivere Light (Aprile 2016) (altro…)
ContinuaSettimanale Psicologo Roma : L’ ERETTOMETRO
Disfunzione erettile, è in circolazione ciò che cambierà la vostra relazione
L’ ERETTOMETRO
Disfunzione erettile ? È in circolazione ciò che cambierà la vostra relazione.
Uomini, è arrivato l’erettometro ! No, non fatevi ingannare dal nome, non troverete un prodotto elettronico o un sofisticato marchingegno per le nostre automobili in vendita su Amazon, Alibaba o altri siti di e-commerce.
L’erettometro non si vende né si compra, con l’erettometro si fa l’amore. Sì, avete capito bene: con l’erettometro si fa l’amore! No, non è un gioco erotico, né una bambola gonfiabile, ma una persona in carne ed ossa.
Quanti di voi pensavano di avere una fidanzata o una moglie da toccare, baciare e possedere e alla fine si sono ritrovati fra le lenzuola un erettometro? Se è successo anche a voi, beh, sappiate che non siete soli.
Ma come si comporta la donna-erettometro? La sua sensibilità acuta la porta ad analizzare con acribia scientifica ogni vostra reazione psico-motoria durante il rapporto sessuale.
L’erettometro adopera tutti i 5 sensi per riempire il proprio database: osserva i movimenti del partner, la sua capacità di interazione, come reagisce la sua pelle, quanto grida e quanto tace, e, cosa fondamentale, grazie a delle sonde nervose installate nelle mani e dentro la vagina e attraverso sofisticati sistemi comparativi e assonometrici, vaglia la consistenza della erezione penica, secondo una scala numerica (rinominata ironicamente sul web “scala Mercazzi”) che va da 1 a 5.
5 è il valore massimo: piena erezione, virile, debordante, appagante per i due partner, elemento imprescindibile per un coito che voglia dirsi perfetto, lo zenit dell’innalzamento penico.
4: livello standard, la maggior parte dei rapporti si svolgono a questo livello.
3: qualcosa non va, il rapporto viene portato a termine, ma le sonde nervose rilevano il problema che viene segnalato al partner, dopo l’orgasmo, dal vivo o tramite sms, ne consegue una critica comparata alla ricerca delle cause di questo inatteso indebolimento della consistenza penica.
2: panico generalizzato, l’erezione si perde in itinere, durante la fase preliminare dell’amplesso o nel mentre della penetrazione. L’erettometro percepisce e molto spesso non gradisce, il che implica una serie di reazioni più o meno scomposte (riportiamo di seguito le statistiche degli argomenti più adoperati in questo tipo di discussioni: 67% non ti piaccio più/ti sei già stancato di me?; 59% non sono abbastanza brava; 30% hai un’altra?; 12 % ti piacciono davvero le donne o sei gay?)
1 livello Caporetto (il giuoco allusivo è sadicamente voluto): non solo l’erezione non si verifica, ma stando alla testimonianza di alcuni uomini il pene parrebbe addirittura rimpicciolirsi! L’erettometro va in tilt.
Esistono svariati tipi di erettometro, tarati in modi differenti. Alcuni su richiesta possono fornire anche la media ‘stagionale’ del livello di innalzamento penico comparando i dati di ogni rapporto e i più sofisticati anche la ‘media per prestazione’, valutando l’oscillazione del valore numerico per tutta la durata del singolo rapporto. Si sa, la tecnologia fa passi da gigante.
Ora, alla fine del nostro discorso, è bene però fermarsi e porsi delle domande. Dov’è finito l’amore in tutto questo, la chimica, i profumi, gli odori forti, il rumore della pelle, le urla soffocate e poi liberate, il tremore del corpo, il sudore, la liberazione, l’appagamento, la pace?
L’erettometro analizza ciò che qualunque donna e uomo notano, dando a quelli che magari sono solo dei dettagli, il peso di macigni. Soffermarsi su questi dettagli avvia un meccanismo dal quale non è facilissimo slegarsi, trasformando ogni occasione intima in una frustrante e inappagante sessione d’esame, dove da un lato c’è un alunno in ansia e dall’altro un’ insegnante pronta a giudicare ogni passo falso, rendendo scontenti e insoddisfatti il primo, così come la seconda. Nella vita, gli esami non finiscono mai, ma forse sarebbe bene tenerli fuori dalle coperte.
La disfunzione erettile è un fenomeno di natura ansiogena ed è ben noto che chi non si sente preparato prima di un esame rischia di fallire proprio a causa dell’ansia. Il nostro corpo è una macchina quasi perfetta, ma noi non siamo delle macchine, siamo esseri umani: quello che ci circonda ci condiziona, sempre. Ricordiamocelo ogni tanto.
ContinuaPartecipazione a Uno Mattina su Rai1 (Puntata del 2 settembre 2015)
Puoi rivedere l’intervento del Dr. Burdi cliccando sull’immagine qui sotto.
L’inizio dell’intevento è al minuto 34:00
ContinuaNCS – LABORATORIO DI NEUROSCIENZE
Ti leggo in volto
Lo Studio BURDI
In collaborazione con il
” LABORATORIO DI NEUROSCIENZE”
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Ti leggo in volto
Cosa stiamo comunicando quando arricciamo il naso? Perché si sgranano gli occhi? Cosa significa aggrottare le sopracciglia? Attraverso il volto esprimiamo le nostre emozioni, ma non sempre è così facile decodificarle.
“Te lo leggo in faccia”, è un detto popolare. Capire invece con certezza gli intenti, i desideri e le motivazioni delle persone è una capacità meno comune che può però essere allenata grazie a NeuroComScience.
Il laboratorio è il punto di riferimento in Italia sulle tecniche di analisi scientifica del comportamento non verbale.
E non si tratta di fantascienza. Nel corso degli anni sono stati sviluppati da parte di numerosi studiosi diversi metodi e teorie sulla decodifica delle espressioni facciali e del linguaggio del corpo.
Strumenti innovativi e utilissimi in determinate professioni e anche nella normale vita di relazione. Una marcia in più che ancora pochi conoscono e che può fare la differenza in moltissimi campi, dalla selezione del personale al coaching, dalla psicologia alla vendita, dalla criminologia al marketing. E si integra molto bene con le tecniche della pnl.
Nell’ambito della selezione del personale, l’applicazione della tecnica di decodifica durante il colloquio migliora la precisione del profiling del candidato. Prezioso il contributo nel settore investigativo dove la tempestività è essenziale e permette di indirizzare le indagini verso un più rapido reperimento delle prove.
Una metodologia testata, che dà immediati vantaggi competitivi e consente un risparmio di tempo e di risorse.Una utile conoscenza per migliorare tutti i rapporti interpersonali, da quello tra moglie e marito al manager che gestisce azienda e personale: riuscire a controllare anche il proprio comportamento non verbale aumenta la comunicazione persuasiva e il consenso tra i propri collaboratori.
Il link del laboratorio NeuroComScience
ContinuaVEROAMORE
VEROAMORE
Non esiste il sesso, ma la Persona
Dedicato a chi Ama
e a chi non ancora,
il corpo esegue il desiderio e l’ emozione dell’ anima
È l’amore emozione a far battere il cuore e a dare il ritmo alla pulsione sessuale
È il desiderio specifico, verso chi ti dilata le prospettive, a lanciare i battiti, ad espandere e costringere il cuore, e attraverso i vasi, a lasciare defluire la passione, che cavalca l’onda della porpora del sangue, che trascina, in un impeto frenetico, a sfiorare l’ irraggiungibile, il sogno, l’ intoccabile , che timido osa sfiorare, baciare delicatamente come un’ icona in una interminabile passione, che si fa fisica eccitazione.
L’ emozione è già reazione, con essa è una sola cosa indivisibile. Come può funzionare il sesso senza emozioni, senza l’ azione del moto neurone emozionale ?
È l’ emozione, nella sua passione, che ti espande in ogni dove, in ogni come, in ogni quando, ti fa star bene dappertutto, anche li dove non vorresti stare. Con l’ emozione una presenza che si fa assenza poi diventa tutta da contemplaste nella memoria del cuore che continua a battere e a desiderare anche una parola o una semplice carezza.
Il ricordo di un bacio, di una delicato sfioramento, anela a far sì che si faccia presenza, diventi pelle , intimità celeste che fa toccare il cielo, trascendere, in sensazioni insaziabile ed interminabili. Le sensazioni sessuali sono la magia dell’ anima, un meraviglioso paradiso di Eros e pelle, reversibili dalla pelle alle emozioni.
Il desiderio e l’ emozione desiderano toccare, valicare il confine delle identità anche quando poco prima il contatto era inibito, affettivo, si desidera baciare, sfiorare ogni centimetro dell’ altra entità, permearla di se, percorrerla come fosse un continente inesplorato, assaggiarla come una pietanza deliziosa, contemplarla in preghiera, meditarla con devozione, gustarla come fosse il sapore della vita.
Ma che cos’è quell’emozione che ci guida e ci travolge e ci sconvolge così tanto, come l’amore?
Amore è l’alchimia tra due anime che si incrociano e si illuminano al loro passaggio, si tengono attraverso un filo d’oro esteso dal passato, è una scia di luce calamitosa. L’ amore è afferrarsi, prendersi e sentirsi al volo, è guardarsi dentro attraverso uno sguardo profondo, per quanto possa essere sfuggente.
L’ Amore è la naturalezza di fissaesi, senza il coraggio di abbassare lo sguardo , incrociarsi a due centimetri dagli iridi, senza distoglierli mai; l’ amore non ha imbarazzo, la vergogna non ha casa, ne sensi di colpa, ma è quella chimica che trova la colpa nel sentirsi profondi.
Amore è condividere il dolce preferito con un solo cucchiaino, bere dallo stesso calice un negroamaro, inebriarsi labbra a labbra, come le labbra di una sola persona.
Amore è giocare, ridere, fare bolle di saliva, adorare e trovarci te nel sapore di rugiada, fare bolle di sapone come i bimbi e rincorrerle sul prato; amore è immergersi nell’ altro in profondità con semplicità, come fare uno spaghetto col fresco basilico e pomodoro, è confidarsi timidi, seduti su uno scoglio in riva al mare.
Amore è sorridere, scherzare, ridere di se, anche mentre si litiga e di fa l’amore, è divertirsi, scoprire, piangere, sperimentare, creare, meravigliarsi, mangiare, viaggiare, progettare, è star dentro al dolore dell’ altro, nella no confort zone, perché è la sua zona intima, il suo abisso oscuro e misterioso. Chi fa dono di un dolore, fa dono della propria anima; il dolore è la cordata verso la profondità, e mentre scendi, entri e affondi nel cuore, come la penetrazione che sfiora ed accarezza l’ anima da dentro.
Amore è quel bacio interminabile dal sapore di se, tale che non si desidera nessun altro se, dove ogni pausa diventa un rilancio per riprendere il sapore insaziabile per poi fare ricominciare, travolti, come in una rosa dei venti che diventa tornado in un orgasmo.
Sperimentiamo tre dimensioni dell’ emozione: 1. quella eterea sensazionale, mentale, la passione travolgente, il chiodo fisso e il centrone per l’ altro, 2. quella fisica, legata alla materia, alla pelle, al tatto, alla carezza o all’ afferrare, alle sensazioni, ed infine, 3. la meravigliosa emozione liquida, quella poi della fusione dei fluidi, del bagnarsi che è la massima espressione dell’ esplosione erotica in uno strettissimo coordinamento inscindibile psico-motorio, l’ emozione che scorre.
Le sensazioni, lo sfioramento, la presa si materializzano in un corpo che si bagna, due ruscelli d’ anima verso un solo affluente, sgorgano travolgenti in un fluire unico, leggero e puro di linfa di vitalità.
Che differenza c’è tra sesso e amore, se poi il cuore batte, per una stella che diventa poesia, per desiderio che è solo emozione che si bagna di rugiada.
Chi è preso dall’ anima, penetra la pelle, pelleanima, sono avvinghiate luna all’ altra, anzi’ l’ anima è pelle e la pelle è anima, violare la pelle è violare il resto e viceversa, per il resto è il tutto.
Il desiderio di penetrare è compenetrarsi, permette di entrare in una dimensione parallela senza tempo, fatta di infiniti attimi microscopici di felicità privi di spazio, ma tutto in uno, tra due distinti.
Non c’è nulla come l’emozione empatica che rende i due, uno; due microcosmi infiniti di geometrie complesse di fisica cellulare, che esprimono un’ anima metafisica, una ricongiunzione in un metspazio.
La pelle si penetra con la chiave dell’anima, accedi se esiste una combinazione magica comune. Esistono una persona per una sola persona, come esiste un cilindro per una sola chiave che apre la combinazione di due tesori.
Il solo sesso, profana, calcola, apprezza, quantifica, qualifica, ma il solo taglio della carne, è una sagoma, un manichino, una bambola di gomma, l’ amore è la sintesi tra sacralità e profano con la stessa persona. Il solo sesso, depriva di una profonda attenzione all’altro , è un vuoto a perdere, lascia un vortice incolmabile da differenziata.
Non esiste il sesso, se c’è , è sempre amore, anche quando non lo si vuole riconoscere o sapere è sempre emozione, è sempre testa che percepisce il desiderio. Chi non lo riconosce è solo timoroso di potersi legare.
Questo è il karma, è l’ olimpo, è la sostanza e quando la raggiungi, noti le differenze e di cosa parliamo e la qualità della vita è solo su queste consapevolezze di quanto ci faccia star bene l’ amore sesso; bisogna fare un tortuoso e errante lungo tragitto, e una volta scoperto, quando raramente ti capita, fai fatica a mollarlo a squalificarlo, a non pensarci perché non ti molla più, nemmeno il ricordo, resta dentro indelebile.
Questa è la dinamica della relazione amorosa, e la felicità personale è solo legata ad una questione di unità tra emozioni e sesso e al rispetto delle diversità individuali.
Questo non è un trattato, non sono solo riflessioni, non è una poesia o ciò che penso, ma solo una rielaborazione del rispetto nell’ amore umano, ed è la linea professionalmente utilizzata per la cura delle relazioni intime. Dedicato a chi Ama e a chi non ancora.
giorgio burdi