
Gli obblighi di famiglia, fanno la malattia ?
…. sono alle radici dei miei attacchi di panico, non voglio più avere il senso di obbligo, così come non desidero avere più le mie crisi di panico in assoluto… basta .
Come tutte le bambine anche io sin da piccola ho sempre sognato ad occhi aperti il giorno del mio matrimonio..un sogno che per me si è coronato circa due anni fà.. ma la bambina di un tempo che ora era diventata quasi una donna non immaginava che si sarebbe sposata non solo con l’uomo che amava, ma anche con tutta la sua famiglia, e a dover fare i conti con una serie di irrinunciabili obblighi..
Per una serie di spiacievoli episodi vissuti durante la mia vita (ad es.. un lutto che mi ha molto colpita..) ho iniziato circa 6 anni fà a soffrire di attacchi di panico ma riuscivo a gestirli da sola e a condurre una vita normalissima..in questi 6 anni infatti ho conosciuto appunto colui che adesso è il mio attuale marito.
Il nostro fidanzamento è durato 5 anni in cui ci siamo molto amati ed infatti abbiamo sentito l’esigenza di sposarci per essere liberi. Nessuno di noi immaginava che invece il matrimonio ci avrebbe reso schiavi !
Ho iniziato infatti ad avvertire un senso di soffocamento, e gli attacchi di panico si intensificavano sepre più, che non mi faceva più condurre una vita normale e che da sola non riuscivo a gestire ed è da quel momento che è iniziato il mio percorso di analisi presso lo psicologo psicoterapeuta di Bari, dal Dott. Burdi.
Per rendere l’idea di cosa intendo per obblighi di famiglia… : la domenica bisogna andare a mangiare a casa dei genitori… e non si è liberi nenche di pranzare con amici o meglio ancora soli a casa in pigiama perchè i suoceri si offendono… la domenica mattina appena svegli ti chiamano e si auto invitano per un caffè ( e visto che durante la settimana non si riesce mai a fare colazione insieme vorresti almeno la domenica farla in intimità )..,
la situazione si è aggravata dalla nascita del mio piccolo… ci raggiungerebbero in vacanza anche in sud africa pur di non lasciarci in pace.. vi dico che mio suocero l’altro giorno ci ha detto esplicitamente che quest’ estate ovunque ci dovessimo trovare a mare, lui ci raggiungerà ovunque in capo al mondo…. . Ma che vita è ormai questa ?mi sembra di vivere in gabbia e poi discussioni infinite…. ma non si rendono conto che fanno del male ai figli ?
Lasciateci liberi e proprio il caso di dire LIBERI DI RESPIRARE perchè è tutto questo che realmente mi sta togliendo l’aria!! E’ diventata una relazione ed una vita impossibile, non era questo che la piccola bambina sognava ad occhi aperti…. sono alle radici dei miei attacchi di panico… non voglio più avere il senso di obbligo, così come non desidero avere più le mie crisi di panico in assoluto… basta .
Marina
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Quando i pensieri diventano il doppio…
il nostro comportamento alimentare ed il nostro peso corporeo dipendente non dal’ alimentazione, ma dal cibo mentale….
Sono sempre stata magra. Poi qualcosa in me ha cominciato ad andare al contrario, come se qualcuno avesse spento un interruttore.
Cominciai a prendere peso, e con quei kg cominciarono le prime diete. Le ho provate tutte: quella depurativa, quella del minestrone, le ipocaloriche (anche con solo 600 calorie!!), le iper proteiche, i sostitutivi pasto …
Nessuna funzionava. Il mio peso continuava a salire e con lui anche la mia fame. Mangiavo di nascosto, di tutto.
Poi il matrimonio: ero convinta che la mia vita sarebbe cambiata. Effettivamente la mia vita era cambiata ma il mio peso continuava a salire.
Rimasi incinta: gestosi. Pensavo che il mio peso sarebbe sceso con l’allattamento, invece …
Ormai mi guardavo allo specchio e non mi riconoscevo più. Non mi riconoscevo neanche nelle foto che detestavo.
Cosa stava succedendo?? Ero diventata il doppio di me. Mi portavo addosso un’altra persona, un’altra me. Ho detto basta e mi sono rivolta al Dottore: volevo che mi ipnotizzasse! Invece, sotto suo consiglio, ho iniziato la psicoterapia. Ho capito in psicoterapia che i miei pensieri erano diventati il doppio.
Abbiamo lavorato su essi e pian piano il mio peso ha iniziato a scendere. Certo le ricadute ci sono state, e a volte ci sono ancora. Ma ora sono consapevole che sono pesi mentali. Che quando la settimana si fa “pesante”, anche la bilancia si blocca. Ho perso 28 kg in un anno.
Me ne mancano ancora 22 per arrivare al mio peso forma. Ora mi porto addosso una bambina!! Ma pian piano anche lei andrà via!!! Ne sono convinta!
Annamaria.
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Il vuoto che mi blocca…
Il vuoto, la solitudine che avvertiamo, l’assenza di contatto fisico, l’ anafettività, può indurre blocchi emotivi, dell’ intraprendenza e della interazione sociale e della deambulazione…..
Paura di camminare.
Storia di una ragazza di 29 anni che si rivede in pieno nel bradipo della foto perché incapacità nei movimenti quando è negli spazi aperti che siano giardini, piazze, centri commerciali. Le sue gambe si bloccano e tremanti non le permettono di raggiungere l’altra parte della strada se non strisciando completamente stesa per terra come lui nella foto!!
Un incubo che dura da 11 anni e che la deprime facendole perdere i momenti più belli della sua vita e non permettendole di vivere gli amori a pieno perchè più facile scappare che palesare il proprio malessere per paura di non essere capiti.
Vorrei cercare in voi delle soluzioni e mi piacerebbe potervi aiutare in futuro.
Anna___________parole usate: psicoterapia bari, psicologo bari, psicologa bari, inibizione, blocco, blocco emotivo, anafettività, timidezza, mancata deambulazione, fibromialgia, depressione, ansia, bradipsichismo, ipnosi
Contenuti redatti da Giorgio Burdi