EVENTI – Laboratorio per il miglioramento della Comunicazione –
Lo Studio BURDI suggerisce di visitare il sito della:
SCUOLA DI COMUNICAZIONE
LABORATORIO PER IL
MIGLIORAMENTO DELLA COMUNICAZIONE
strumento di
addestramento delle risorse e delle abilità efficientistiche
conoscenza complessiva dell’ambiente
promozione del benessere individuale
prevenzione del burn-out
anno formativo 2012-13
1- GLI OBIETTIVI
In una correttae moderna visione di ecologia della salute mentale, importanza primaria viene oggi opportunamente assegnata alla capacità di riconoscere e contattare i propri nuclei emotivi personali, per consentirsi, così, l’espressione delle proprie valenze comunicativo-relazionali.
Sono queste le dirette generatrici del benessere personale, della capacità di interagire correttamente con l’ambiente, del miglioramento delle abilità e dell’efficienza produttivo-prestazionale.
Consapevole che una delle risorse più efficaci dell’ individuo è rappresentata dal suo patrimonio relazionale, il programma mira a far acquisire ai singoli partecipanti la consapevolezza della propria efficacia comunicativa: Lo sviluppo delle capacità creative, l’affinamento delle attitudini espressive, la comprensione dei più raffinati processi interattivi condurranno, inoltre, all’acquisizione di un diverso stile interattivo, da poter utilizzare nel proprio abituale quotidiano.
2- LE FASI DEL WORK-SHOP
Il work-shop prevede una serie di dieci incontri, ognuno dei quali sarà strutturato in una fase seminariale, seguito da una immediata fase esperienziale di gruppo.
a) i nuclei tematici della fase seminariale
I partecipanti saranno suddivisi in gruppi di circa venti unità e lavoreranno su uno dei nuclei tematici in cui sarà stato suddiviso il macroargomento “comunicazione”:
L’alfabeto emotivo nella scrittura di tracce e trame relazionali.Tutti sono costantemente impegnati in una qualche forma di comunicazione, con sè stessi o con gli altri.Gli errori e gli equivoci più ricorrenti ed antieconomici nelle dinamiche relazionali.La gestione delle relazioni desiderate e di quelle temute.La narrazione di sé come esperienza di conoscenza e valorizzazione della propria realtà interna.Dopo la rassicurazione del già noto, la disponibilità ad assumere il rischio dell’ignoto.Il riconoscimento del proprio stile interattivo e del ruolo che si tende ad assumere.L’esperienza del malessere e del dolore: temprarsi nel dolore, temperare il dolore.La costruzione e la disseminazione evolutiva delle relazioni multiple come processo moltiplicatore di risorse.Il gruppo: lusinga regressiva, catarsi, liberazione? Oppure: valutazione di alternative e reperimento di risorse?
b) i gruppi esperienziali
Nella seconda parte di ogni incontro, il lavoro sarà centrato non tanto sulla realtà conoscibile esterna, per studiarla, analizzarla o classificarla, quanto piuttosto sulla precipua realtà emotiva personale, per acquisire graduale consapevolezza del ruolo del gruppo come moltiplicatore di risorse. I partecipanti si sentiranno coinvolti in un processo di protagonismo creativo, in cui si ha la possibilità di far nascere competenze ed abilità, all’interno di un ambiente protetto che permette di far osare, mostrando bene il senso del limite: addestrando a riconoscerlo -non per evitarlo ed evitare il cammino che esso va a precludere- ma per superarlo.
Le varie fasi che, in successione, avvengono nell’individuo che si dispone mentalmente a riconoscere il limite, ad addestrarsi a superarlo, a scegliere il tempo per provare a superarlo, a sentire di stare per superarlo, costituiscono materiale altamente energetico che porta alla visitazione di territori emotivi inesplorati.
E la disponibilità ad esplorare i propri spazi interni ed i propri linguaggi rappresenta la più efficace possibilità per l’individuo di rapportarsi e relazionarsi verso gli altri e di evitare fenomeni di demotivazione personale, se non proprio di franco malessere da logorio delle proprie risorse emotive.
3- I RISULTATI ATTESI
Durante il lavoro, i partecipanti potranno migliorare abilità fondamentali, come:
1) Incrementare progressivamente le capacità di leggere e comprendere gli eventi della quotidianità, allargando la condivisione dell’alterità, per ricostruire nuovi spazi di restituzione di senso.
2) Consolidare, tramite la messa in gioco delle risorse, le conoscenze acquisite, rendendole delle vere e proprie competenze.
3) Creare la consapevolezza di potersi sottrarre all’indifferenza o alla violenza del quotidiano e
permettersi di esprimere i propri contenuti emotivo-affettivi.
4) Facilitare l’espressione dei propri contenuti psichici, senza opporsi a quello che la propria anima
intende sanamente portare in scena, anche per acquisire il privilegio di trovarsi accanto gli altri.
4- LA STRUTTURA LOGISTICA
a) sede
È quella dell’istituto CISAT (Centro Italiano Studi Arte-Terapia), dotata di idonei requisiti strutturali per lo svolgimento di attività formative rivolte al pubblico.
b) partecipanti
Il numero più funzionale è rappresentato da venti unità.
c) metodologia
I gruppi esperienziali faranno riferimento alle tecniche di sperimentazione comunicazionale assistita, con esercitazioni da svolgere in gruppo.
I partecipanti saranno testati con reattivi -una prima volta all’ingresso del progetto ed una successiva al compimento- che ne valuteranno il complessivo stile cognitivo-programmatorio, la capacità di modulazione dell’umore, l’attitudine alla gestione delle proprie risorse emotivo-affettive.
d) scansione temporale del programma
Ogni incontro durerà dalle ore 17.00 alle ore 20.00 e si svolgerà nelle giornate di venerdi o sabato, secondo le date sotto riportate.
“Siamo tutti viaggiatori per costruire insieme saperi, sogni, simboli, relazioni”
Gli incontri inizieranno secondo il seguente calendario:
venerdi 9 novembre
sabato 10 novembre
venerdi 23 novembre
sabato 24 novembre
sabato 1 dicembre
e) costi
L’intero percorso di dieci incontri richiede una quota individuale di euro 220.
5- I REFERENTI
Referenti dell’ideazione, attuazione, coordinamento e monitoraggio del progetto sono:
prof. Fausto Russo
psichiatra, analista della comunicazione, responsabile CSM ASL Frosinone
prof. Roberto Pasanisi
psicologo, Direttore CISAT, docente Accademia di Belle Arti
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