Fallisci
Ci sono fasi della vita che attraversiamo tutti in cui ci sembra di fallire, ripetutamente.
In cui non troviamo la nostra via e ci sentiamo persi, soli. Vediamo solo buio intorno e non sappiamo come uscirne, come fare luce attorno a noi.
Cerchiamo di farci spazio tra le ombre dei nostri interrogativi, ma così come il buio non equivale a non luogo, il fallimento non è assenza di azioni.
Essere umani significa fallire. Questa semplice verità può essere difficile da accettare, soprattutto in un mondo che spesso celebra solo il successo e la perfezione. Che celebra il traguardo, il prodotto finito e decorato, impacchettato e pronto per essere mostrato. Una società che mostra il risultato, ma non la produzione.
Siamo continuamente bombardati dai successi di altri, un 30 e lode celebrato e festeggiato senza mostrarne il percorso, offuscando e nascondendo i tentativi, i pianti, i momenti di down.
La nuova auto comprata da un nostro collega, lucidata e parcheggiata accanto alla nostra, ma non vediamo i mutui, i momenti di risparmio, le indecisioni, gli straordinari ore tolte al divertimento e al tempo con i figli.
Vediamo la spontaneità e capacità del dottore nel condurre i gruppi, senza soffermarci sugli anni spesi di studio, tirocini, esami.
Abbiamo la possibilità di vedere solo un attimo, un momento di tutto il percorso che ognuno di noi attraversa nella vita.
Diventa quindi necessario, se non indispensabile, mostrare anche il percorso a volte, proprio per rendere più reale tutto quello che abbiamo attorno.
Ma cosa succede quando ci troviamo di fronte al fallimento, quando tutto sembra sbagliato e le nostre speranze svaniscono nell’abisso della delusione?
Il fallimento, per quanto doloroso possa sembrare, è una tappa indispensabile lungo il cammino e il conseguimento dei nostri obiettivi.
È proprio attraverso i fallimenti e i tentativi che impariamo le lezioni più preziose, che superiamo i nostri limiti e rafforziamo la nostra determinazione. Ogni errore, ogni passo falso, è un’opportunità per crescere, per diventare più forti, più saggi, più resilienti. Per progredire.
Spesso ci lasciamo sopraffare dalla sensazione di fallire, ci sentiamo impotenti, inadeguati, persi. Ma è proprio in quei momenti di buio che dobbiamo cercare la luce della speranza, della fiducia in noi stessi.
Il fallimento non è la fine del viaggio, ma semplicemente una curva sulla strada che stiamo percorrendo. È il segno che stiamo provando, che stiamo lottando per realizzare i nostri sogni.
È necessario perciò non temere il fallimento, non lasciare che ci blocchi. Ma accoglierlo come un compagno di viaggio, come un maestro che guida lungo il sentiero della crescita personale. Bisogna abbracciare i nostri errori e imparare da essi, per continuare a spingerci oltre i nostri limiti.
Il fallimento non è negativo, ma una parte essenziale della vita. È attraverso le sfide e le sconfitte che possiamo davvero apprezzare il gusto della vittoria, della realizzazione di sé stessi. È necessario quindi non arrendersi, non smettere di provare, di fallire. Perché ogni fallimento ti avvicina un passo in più al successo, alla felicità, alla realizzazione.
Fallisci più che puoi.
Benedetta Racanelli
tirocinante di Psicologia
presso lo Studio BURDI
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