La Follia
La Follia.
La follia è una salvezza.
L’ordine, le regole, gli appuntamenti quotidiani, la routine incalzante ed opprimente.
I problemi da cui non si può fuggire, problemi grandi e problemi più piccoli. Un ritmo incessante di doveri e codici da rispettare, sembra quasi di soffocare.
Immersi in una nube di caos.. le regole, le difficoltà, la routine, i doveri ci annebbiano la vista. Ci rendono ciechi.. ci privano della nostra individualità. Della nostra essenza.
Così fra i mille impegni, giornate programmate nel dettaglio, meticolosi fino a sfiorare l’ossessione… ci perdiamo.
E più cerchiamo di ritrovarci riordinando, più ci sentiamo persi.
In momenti di oscurità profonda, dove il peso del mondo sembra soffocarci, la follia può emergere come un rifugio, come una forma di liberatoria ribellione contro la banalità e l’insignificanza dell’esistenza.
È un lampo seguito da un tuono, la nostra luce e la nostra voce.
La follia non è attesa, non è programmata, è un urlo liberatorio, una danza scatenata, una sfida alla normalità, un’enunciazione poetica della vita che sfugge ai codici predefiniti. È la voce interiore che si rifiuta di essere soppressa, la luce accecante in un mondo di conformità.
È proprio scardinando la normalità, sconvolgendo l’ordinario e rendendoci folli, che ci liberiamo.
E mentre ci scateniamo, balliamo, iniziamo a riordinare, a dare il giusto peso alle cose che prima, ci sovrastavano.
La follia ci fa esistere, ci fa vivere. Ci da la possibilità di farci sentire, nuovamente, da noi stessi.
Benedetta Racanelli
Tirocinante di Psicologia
presso lo Studio BURDI