GODERSI LA VITA
GODERSI LA VITA.
Essere edonisti di se stessi.
Di nuovo. Forse per la prima volta. Ho sempre pensato che la vita fosse una continua sfida per dover dimostrare agli altri, non a se stessi, di valere.
Sforzi spesso eccessivi in cui non ci si sente mai abbastanza per chi ci sta intorno ma, chi pensa poi a noi?
Ecco, seguendo il percorso con il dottor Burdi, ho scoperto finalmente il valore del termine Pazienza.
Tutti meritano amore, tutti meritano emozioni, ma spesso tutto già ci appartiene se si scopre che per prima cosa toccherebbe avere amore per se stessi e trattarsi come giusto che ci meritiamo.
Le cose volgeranno come vogliamo noi poi, perchè non dobbiamo dipendere da nessuno se non a noi stessi.
Tocca iniziare quasi con un atto di fede buttandosi veramente a voler stare bene ed uscire dall’ombra.
Spesso si facevano buone azioni sperando che ci ritornasse indietro, spesso allontanavamo le emozioni perchè timorosi di gestirle, spesso ci si arrabbiava perchè incompresi e sottovalutati.
Io ero un digrignatore professionale, sapevo di valere ma nello stesso tempo ne dubitavo, causa esperienze che mi portavano a ricredere delle mie capacità, quando spesso il problema non ero io ma chi mi stava intorno, che sia famiglia-amicizia-relazioni sentimentali.
Ero arrivato a somatizzare le mie emozioni soffocate, soffrendo anche fisicamente, poichè accumulavo sempre di più tutto, perchè era entrato in un circolo vizioso in cui dovevo dimostrare ma non vedevo riconoscimenti, confondevo un istintoa cui mi affidavo molto, con l’impulsività, cedendo spesso così a conclusioni sbagliate,rimuginando molto successivamente.
Quanti treni persi mi dicevo. No. Quanti ancora invece ne devo prendere ora, penso, e non ho più paura di provarci.
Perchè ho imparato dal percorso della Stanza degli Specchi, proiezioni, che riconoscendosi nelle storie degli altri, si crea un’alchimia, un’empatia che prima o poi colpisce tutte le persone del gruppo, portando di conseguenza delle sensazioni di ”appartenenza”, spirito di Squadra e di cura.
Esatto, riconoscersi in sentimenti, episodi simili o emozioni provate, ti fa sentire parte di qualcosa, non più pecora nera smarrita e allora riporta alla luce quella forza che pensavi di non avere.
Ricostruirsi quindi, con Pazienza, seduta dopo seduta, per arrivare alla meta finale.
Sono contento quindi di poter pensare che questa mia personale esperienza, questo mio percorso, possa un giorno far rispecchiare qualcuno per poter dire ”Just Do It”, per essere una testimonianza in grado di colpire empaticamente chi vuole veramente cambiare, in meglio. Una volta per tutte.
Siamo noi stessi la cura, siamo noi a doverci credere per prima e saremo noi un giorno a ringraziare noi stessi per non aver mai mollato.”
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