Il Senso di Colpa Disfunzionale
Metodo di approccio di psicoterapia dello Studio BURDI
per
SUPERARE I SENSI DI COLPA DISFUNZIONALI
Il senso di colpa disfunzionale nelle relazioni e il diritto di essere felici.
Il senso di colpa è uno stato emotivo associato alla convinzione di essere all’origine di una determinata situazione negativa per sé o per gli altri.
Tale stato emotivo presuppone l’elaborazione di un giudizio di valore. Si può allora trattare di un giudizio sulla negatività di un’azione rispetto ad un valore interiorizzato o di un giudizio sulla negatività di un’azione a partire dalla percezione della sofferenza e del disagio che questa ha generato o potrebbe generare per sé o per gli altri.
Il senso di colpa implica quindi l’interazione complessa di una serie di giudizi di valore formulati sulla base della propria esperienza di vita e della propria educazione, ma anche di una serie di qualità personali, come ad esempio l’empatia, che implicala capacità di percepire e comprendere la sofferenza degli altri.
Il senso di colpa, inibendo potenziali azioni/comportamenti considerati nocivi al benessere altrui, ha dunque una funzione sociale importante in quanto incentiva un mutuo senso di responsabilità e contribuisce a regolare le relazioni in modo da rendere possibile ed utile alla sopravvivenza della comunità, la convivenza tra gli individui.
Il ruolo inibitorio del senso di colpa rispetto a pensieri ed azioni potenzialmente nocivi diventa tuttavia disfunzionale laddove il criterio di giudizio applicato è fallace e laddove un senso di responsabilizzazione eccessivo compromette la realizzazione personale.
L’individuo si trova così a reprimere pensieri ed azioni che riguardano la propria stessa sopravvivenza e la propria vitalità.
L’attitudine ad un senso di colpa disfunzionale si sviluppatipicamente in presenza di un determinato contesto sociale/ familiare che utilizza o ha utilizzato il senso di colpa come strumento di manipolazione e di controllo sull’ individuo per l’ottenimento di un comportamento voluto o per legittimare azioni/comportamenti propri illeciti di cui non si vuole o non si è in grado di assumere la responsabilità.
Non è difficile rendersi conto di quanto spesso il senso di colpa entri in gioco all’interno delle relazioni, dove in piccole o in grandi proporzioni uno o più individui si trovano a limitare la propria realizzazione, ma anche le proprie emozioni di gioia a fronte delle difficoltà o della depressione di una persona vicina.
Da notare che il senso di colpa si può manifestare non solo come emozione, sentimento di sofferenza, ma anche, nei fatti, come esperienza di auto-sabotaggio punitivo: un figlio che sabota sistematicamente le proprie relazioni sentimentali a fronte delle ansie o del senso abbandonico di un genitore dipendente, unadonna che sabota le proprie riuscite professionali a fronte del senso di inadeguatezza che potrebbe sperimentare il partner.
Da notare che il senso di colpa sottintende una sorta di locus of control interno di tipo negativo per cui il luogo, la causa della situazione negativa che accade e che potrà accadere è individuato all’interno di sé in una sorta di incapacità ad intravedere altri luoghi di responsabilità.
Chi si colpevolizza finisce così per punire sé stesso non concedendosi la libertà e gli spazi intrinsecamente necessari all’esistenza e alla realizzazione di sé: il diritto all’azione libera e creativa è negato, cosi come il diritto di essere felici.
È importante sottolineare che tale dinamica tende tanto più a radicarsi quanto più essa è coadiuvata da terzi che consapevolmente o meno, ricavano un vantaggio dall’estrema responsabilizzazione di colui che si colpevolizza.
Come si guarisce dal senso di colpa
È possibile liberarsi dei sensi di colpa disfunzionali e sistematici grazie ad un percorso psicoterapeutico adeguato.
La psicoterapia può fornire in un primo tempo gli strumenti necessari a non arenarsi sulle sensazioni provate, che tendono a mantenere l’individuo in uno stato punitivo, incoraggiando il paziente ad andare avanti e a muoversi dallo stato di immobilità psichica indotto dal senso di colpa stesso.
In un secondo tempo la psicoterapia può aiutare ad evidenziare il senso di colpa disfunzionale, identificando chiaramente le fallacie del ragionamento nelle attribuzioni di responsabilità e la sproporzione tra la gravità dell’atto/pensiero e il senso di colpa sperimentato.
Di fondamentale importanza nel quadro del percorso psicoterapeutico è circostanziare il senso di colpa, mettendo chiaramente in evidenza in quale contesto relazionale familiare questo si è sviluppato o si sviluppa attualmente.
Ciò consente di ripristinare via via un principio di realtà più funzionale alla realizzazione personale e di liberare l’individuo delle catene che gli impediscono di vivere la propria vita.
Infine la psicoterapia si presenta come strumento per la riconquista e il consolidamento dell’auto-stima e del rispetto per sé nelle scelte relative alla propria esistenza e nelle relazioni, luogo in cui maturare la consapevolezza del fatto che la propria realizzazione può essere un punto di forza fondamentale e di benessere sia per sé che per i propri cari.
Sintesi a cura di:
Dott.ssa Laura CECCHETTO
Tirocinante di Psicologia
presso Studio BURDI
Continua